La gaia scienza statistica

Censimento 2011Non molti lo sanno (io per primo lo scopro oggi) ma nel 2011 ci sarà il 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni Istat (probabilmente non lo sanno nemmeno loro dato che sul sito non ve n’è traccia!)

E’ notizia di oggi che il sito gay.it abbia riaperto una polemica con l’Istat nata in occasione del precedente censimento del 2001.
In quell’occasione infatti l’Istat, in fase di pubblicazione dei dati, si prese la briga di modificare le decine di migliaia di risposte di  LGBT conviventi che si erano volontariamente segnati come “conviventi dell’intestatario” in “altra persona convivente senza legami di parentela” (status solitamente riservato al rapporto badante/assistito).
Ovviamente lo stesso trattamento non fu riservato alle coppie conviventi eterosessuali.

La cosa, oltre che moralmente ed eticamente antipatica (per usare un eufemismo), mi pare anche un’enormità dal punto di vista scientifico.
Che senso ha fare un censimento e volutamente ignorare una fetta della popolazione o – peggio – alterarne lo status.
Come sottolinea gay.it, la statistica dovrebbe essere una scienza imparziale – i famosi “freddi numeri”.
Cambiarli ha del truffaldino, IMHO.

Come citato nell’articolo linkato sopra, gay.it ha deciso di lanciare un appello.
Io l’ho firmato.
L’ho firmato perché sono un convivente in un paese che, nel 2010, non ha ancora trovato il modo di tutelare me e la mia compagna nei nostri sacrosanti diritti di coppia. (Pensate al paradosso italiano di cui sono particolari vittime le coppie gay-lesbiche: non ti permetto di sposarti ma contemporaneamente se non ti sposi non ti riconosco come coppia. Un Comma 22!)
L’ho firmato anche perché non mi piacciono le discriminazioni. Perchè ho imparato sulla mia pelle che il concetto di “diverso” è relativo e può capitare a ognuno di noi di essere il diverso di turno.

UPDATE: ho modificato il titolo in corsa con uno che mi pareva più pertinente